Sono 3.126 le parole che nell’edizione 2020 del vocabolario Zingarelli erano accompagnate da un fiorellino ♣, simbolo grafico che le contrassegna come “parole da salvare”, ovvero termini della lingua comune sempre meno presenti nell’uso scritto, orale e nei mezzi di informazione.
Aderendo al progetto lanciato dalla casa editrice Zanichelli #paroledasalvare, i ragazzi e le ragazze della I F del 2019 (attuale II F) hanno discusso di questo argomento durante le ore di servizio civile scolastico del progetto WelComE e, guidati dalle insegnanti che hanno proposto l’iniziativa, hanno realizzato un lavoro significativo volto a salvare alcune di queste parole dall’oblio. I ragazzi e le ragazze hanno prodotto una serie di disegni che raffigurano il significato di alcune parole desuete, poi riunite su un grande cartellone affisso nell’atrio della scuola. Ecco che appare dunque un “muro” di significati che riporta parole da salvare come fossero graffiti, parole non più perdute ma valorizzate, che tornano al centro del discorso e divengono patrimonio di tutti i compagni.
L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di far conoscere ai ragazzi una parte meno nota del patrimonio lessicale italiano in modo che potessero imparare a conoscere sfumature nuove da aggiungere al proprio modo di comunicare.
Ampliare il proprio lessico infatti non significa pavoneggiarsi, ma arricchire gli strumenti a disposizione per sviluppare la propria personalità e la propria capacità di comprensione. E poi, si sa, saper scegliere il termine più calzante per quello che si vuole dire aiuta ad esprimersi in modo chiaro ed efficace; una qualità essenziale non solo per gli studenti, ma per tutti noi.
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